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Mercoledì : 10:30-12:30
Giovedì : 10:30-12:30
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Sabato : Chiuso
Domenica : Chiuso
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Un ringraziamento di cuore ad Andrea Cappelletti per la donazione delle foto del nostro territorio; il tuo lavoro arricchisce il progetto, dando valore e bellezza a ogni pagina.
Ph: Andrea Cappelletti
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ABITANTI N°1808 al 31.12.2023
ESTENSIONE- 27,02 km2
Senna Lodigiana è un affascinante comune situato nella provincia di Lodi, in Lombardia, e posto sulla riva sinistra del fiume Po. Ha un territorio tra i più estesi della provincia ed è composto dal nucleo di Senna Lodigiana e le sue Frazioni di Mirabello San Bernardino, Corte Sant'Andrea, Guzzafame e Malpaga.
È un territorio ricco di tradizioni e storia risalente già all'epoca romana quale punto di sosta e approvvigionamento grazie alla sua posizione sul tratto inferiore del fiume del Lambro che sfocia nel Po ed al Transitum padi, cioè l'attraversamento del fiume Po detto anche "Guado di Sigerico" - che consente di raggiungere Soprarivo e Calendasco, sulla sponda opposta piacentina quale 39^ tappa dell'antica Via Francigena.
La vicinanza del grande fiume Po ha storicamente influenzato il suo sviluppo economico e sociale. L'area è prevalentemente pianeggiante, tipica della Pianura Padana, e offre paesaggi agricoli suggestivi e una natura rigogliosa che fanno da cornice ideale per attività all'aria aperta.
La comunità di Senna Lodigiana è costituita da una popolazione accogliente e dinamica, impegnata nella valorizzazione del proprio territorio e nella promozione di uno stile di vita sano e attivo.
Il comune è dotato di alcune infrastrutture sportive che testimoniano l'importanza data allo sport e al benessere fisico. Tra queste il campo da calcio, la palestra della scuola e i percorsi ciclo-pedonali che attraversano il paese e le aree limitrofe. Queste strutture sono frequentate da cittadini di tutte le età e costituiscono un punto di incontro e socializzazione fondamentale per la comunità.
Inoltre, Senna Lodigiana è dotata di parchetti e spazi verdi che offrono opportunità per il gioco, il relax e l'attività fisica all'aperto. Il comune, grazie ad alcune associazioni molto attive sul territorio, organizza eventi sportivi e ricreativi, promuovendo la partecipazione attiva della popolazione e favorendo lo spirito di squadra e la coesione sociale.
Tra i monumenti e luoghi d'interesse spicca la Chiesa di Santa Maria in Galilea, risalente al XV secolo, edificata su di un terrazzamento rialzato, in posizione dominante rispetto alla campagna circostante. La chiesa possiede un'unica navata con due cappelle laterali, conclusa sul fondo da un'abside semicircolare.
Su di essa vi sono diverse leggende; la più diffusa racconta di una principessa che si trovò, nel bel mezzo di una tempesta, ad attraversare il lago che bagnava le bassure di Senna molti secoli fa. Mentre la barca sulla quale si trovava stava per affondare, la principessa raccomandò l’anima alla Madonna. Accanto a lei apparve un tronco che, galleggiando sulle acque, le fornì un appiglio per portarsi in salvo sul più vicino lembo di terra ferma.
Fu proprio in quel luogo che la principessa, sana e salva, fece poi innalzare la chiesa di Santa Maria in Galilea per grazia ricevuta.
Leggende a parte, la storia ci dice che nel Medioevo il luogo oggi occupato dalla chiesa era sede di un monastero di monache cistercensi, distrutto insieme al castello di Senna durante la guerra di successione dello Stato di Milano. Nel XVI secolo, per volontà della famiglia Dati Somaglia, sulle rovine del monastero venne costruita la Chiesa di Santa Maria in Galilea. Utilizzata come lazzaretto durante l’epidemia di colera del 1836, grazie ad un’idea illuminata del Senatore Angelo Grossi, permise a Senna di essere uno dei centri meno colpiti dalla malattia. Per vicissitudini ereditarie, nel 1845 diventò proprietà della famiglia del Senatore Angelo Grossi e dell’Opera Pia.
Inoltre possiamo trovare:
La chiesa parrocchiale di San Germano, esistente già dal XII secolo è dedicata al vescovo di Auxerre” San Gerolamo”; la costruzione attuale risale agli anni trenta.
La chiesa di Sant’Andrea che sorge nella Frazione di Corte Sant’Andrea, eretta nel 600 e presenta sulla facciata lo stemma di Trivulzio.
La chiesa dei SS Pietro e Paolo Apostoli: (1900-1958), della Frazione di Guzzafame, che ha una tipologia di architettura religiosa e rituale con navata unica, cinque campate più abside semicircolare all'esterno e poligonale all'interno.
La chiesa di S. Bernardino della Frazione di Mirabello, costruita nel 1952, è un edificio sacro fuori dall’ordinario, sia per la struttura architettonica che per la decorazione; all’interno sono presenti l’affresco di San Bernardino Campi simboleggiante l’Augustissima triade e gli affreschi della Navata di Felice Vanelli.
Tra i monumenti che riguardano l’importante Via Francigena del nostro territorio ritroviamo:
L’Arco di Corte S’Andrea: la costruzione si deve al principe Alberico II di Belgioioso che entra in possesso di Corte sposando Anna Ricciarda d’Este, figli di Carlo Filiberto, duca di Modena.
L'Arco architravato d'ingresso ha una struttura imponente con due porte laterali che si aprono sui pilastri di sostegno in conci di pietra; l’arco reca a sinistra lo stemma di tipo scudo Trivulzio quadripartito sovrastato da corona e drappeggi. Alternativamente aquila bicefala con spada e globo e il triplice giglio su fondo rigato orizzontale; emblema centrale: a destra aquila coronata, a sinistra riquadro a croce e scacchi. A destra reca lo stemma della Famiglia D'Este e Belgioioso; quadripartito, sovrastato da corona e drappeggi. Testa a tre volti, fascio di spighe, pianta d'alloro, croce con ruote dentate. Aquila e strisce verticali.
Transitum padi: cioè l’attraversamento del fiume Po – detto anche “Guado di Sigerico” – tramite l’imbarcadero che, con navigazione privata, consente di raggiungere Soprarivo e Calendasco, sulla sponda piacentina e di connettersi, così, alla via francigena. (39^ tappa dell’antica Via Francigena).
La Via Francigena attraversa il cuore della Pianura Padana, costeggiando il maestoso fiume Po, che con le sue acque lente e imponenti bagna le terre di Senna Lodigiana, unendo storia, natura e spiritualità lungo un percorso millenario.
“Il pellegrino sa dove andare. Non sa cosa troverà lungo la strada, non può saperne i tempi e gli imprevisti. Immagina la fatica, ma sa di percorrere vie già percorse da altri che lo hanno preceduto e soprattutto di essere chiamato a un'esperienza da Qualcuno che lo ama. Il filo disteso della Provvidenza a volte è invisibile, ma non si rompe. Questa trama sottile sostiene il viandante permettendogli di fare esperienza del sacro. Così il tempo del viaggio e i suoi luoghi, l'itinerario, sono già dentro questa dimensione che è il pellegrinaggio e l'andare pellegrino.”
(La Francigena dei Pellegrini)